Thursday, October 22, 2009

Barcellona-Ibiza



(Per: "Il Foglio di Costabissara")
Sono già tre giorni che siamo arrivati nella “famosa” Ibiza, isola del piacere e della trasgressione. Un posto unico al mondo ,difficile da definire, qui la relazione divertimento-vita quotidiana è molto stretta: la gran parte dei residenti vive di ciòe ciòa cui essa è legata, per questo credo esiste una gran tolleranza alle estrosità e trasgressioni, ormai qui nulla stupisce più, passeggiando tra le spiaggie più famose rimasi un pò impressionato dal senso di promiscuità: il nudo è nella norma, sembra possa scoppiare un’orgia gigante da un momento all’altro ed invece no, tutto
rimane com’ è, era solo l’apparenza!(peccato..hihihi) Quello che è sicuramente sicuro è il gran uso di droghe, quelle moderne soprattutto, ormai la marijuana è sorpassata, per lo sballo si usa ecstasy, cocaina, mdma; tutte sostanze che non lasciano spazio alla stanchezza e permettono ritmi altrimenti impensabili. Però ora fuori stagione sembra un’altra isola, spiaggie deserte, pochi barconi discoteca, un posto normale insomma. Siamo arrivati dopo due settimane di intensissimi preparativi, lavorando dal mattino a notte inoltrata per avere la barca più pronta possibile alle future navigazioni, ero stressato alla fine, mai un’ora di pausa, sempre sotto e soprattutto col tempo che scorre che ti soffia sul collo per ricordarti che devi fare presto. Chiamale vacanze!
Siamo partiti da Barcellona sabato 17 ottobre alle 11:30, vedere allontanarsi I cari amici nel pontile, faceva un gran tristezza e voglia di girare la barca per tornare a stare con loro, ma bisogna tener duro e come avevo scritto, penserà il mare a ripulire I pensieri.
E così è stato, io speravo in una tranquilla navigazione per rilassarmi un pò dagli ultimi frenetici giorni invece lo è stato solo in parte, per le prime 10 ore diciamo, dopodiché il tempo contradiccendo alle previsioni ha iniziato a fare I capricci, prima con un moderato vento da sud-est che ci ha costretto a bolinare (andatura controvento) per tutta la notte e poi una bella burraschetta a partire dal mattino successivo, con grosse onde che ci inzuppavano dalla testa ai piedi e un vento forte che non permettava distrazioni. Ho dovuto timonare per tutto il giorno, 8 ore di fila, senza mai muovermi, però sempre con la consapevolezza che presto saremo arrivati e potrei essermi riposato per bene. Fondamentale in barca è la motivazione, la determinazione nel raggiungere gli obiettivi prefissati, mai darsi per vinti o farsi sedurre da pensieri pessimistici, a volte si necessitano grandi sforzi e mantenere la calma e una visione positiva è fondamentale per la sicurezza di bordo. Non è sempre facile perché il mare a volte non è il posto più amichevole del mondo,sa far paura, ma non farsi prendere dal panico, ed agire sono necessità fondamentali. Comunque verso le 4 del pomeriggio eravamo quasi arrivati e come a volte succeede il vento aveva calato sottovento all’isola lasciandoci a poca velocità con mare formato.Per abbreviare la sofferenza decisi di dare motore ma dopo una decina di minuti di funzionamento si spegne solo, quasi non ci fosse più carburante. Impossibile! Siamo partiti col pieno! Dopo alcuni tentativi inutili di accensione, diamo vela e nel poco vento Atziri timona verso la baietta di destinazione, io un pòpreoccupato dalla situazione: mare che spingeva verso alcuni scogli (ancora lontani) e vento inaffidabile, cercavo di risolvere il problema. Smontando il filtro del gasolio mi rendo conto che il carburante era ormai un mix con acqua, inservibile. La rabbia mi ha preso per qualche minuto, dopo tanto lavoro e soldi investiti da dove veniva quell’acqua? Prontamente cambio il filtro e grazie ad una tanica di scorta di gasolio e un tubicino ,faccio aspirare il motore dalla riserva così che pronto riprende a funzionare. Buttiamo l’ancora alle 17:30 in una bella baia dall’acqua turchese che però non invitava visto il freddino che faceva fuori… Docietta calda,zuppa e a dormire.
L’indomani mattina decidiamo di andare al porto di San Antonio, per ripararci dal brutto tempo in arrivo e riparare ai problemini avuti in navigazione. Ora il serbatoio è ripulito dal gasolio inquinato ed il motore funziona perfettamente, ho anche trovato la sua via d’acqua, lo sfiato dell’aria che era stato sommerso dalle onde durante la traversata. Ho anche installato una nuova pompa di sentina manuale in pozzetto, che mi ha richiesto un’altra intera giornata di lavoro nei meandri di Tobago.
Oggi ho deciso di prendermi una giornata di puro relax:footing, una buona lettura e scrivere ai cari amici del foglio.
Da sabato il tempo sembra migliorare e penso potremo salpare alla volta di Cartagena,antica citta’ all’imboccatura del mare di Alboran, e poi via verso Gibilterra!

Leaving Barcelona



The last month spent in Barcelona was pretty hectic, preparing Tobago for the trip was and is a never ending story. Sadly so, the time we would have wanted to spent with friends in this last month was not possible. We did though, have a going away aperitivo, our closest friends came and we had a lovely time. We met great people in Barcelona, it is a great city with great culture and with a vast variety of people from all over the world. The city will be missed but now it is time to move towards new adventures.